venerdì 1 marzo 2013

"La sede vacante" costituisce per me un invito alla preghiera....ecco come...

Da ieri io insieme a tutta la Chiesa siamo nel periodo di "sede vacante".
Tale periodo costituisce il periodo in cui la Chiesa Cattolica non ha un Papa e se ne aspetta l'elezione di uno nuovo.
Papa Benedetto XVI, con una scelta di grande umiltà, servizio ed umanità, ha lasciato da ieri alle 20:00 il suo incarico ritirandosi  dal mondo in preghiera solitaria.
La scelta del Sommo Pontefice è stata da me meditata a lungo, e devo ammettere che il Signore, mi ha "aperto il cuore" e mi ha fatto la Grazia di capire questo "segno del Papa" nella Storia dell'umanità.
Ieri sera, sono stato all'adorazione eucaristica organizzata da Don Gennaro al Duomo di S.Maria C.V.
L'incontro è stato seguitissimo, c'era tanta gente, e sopratutto una menzione particolare la devo fare a Padre Clemente che con la sua presenza ed  una folta delegazione della Chiesa di S.Vitaliano ha aiutato la numerosa comunità del Duomo e Don Gennaro nella preghiera.
Tutta l'ora di adorazione è stata "accompagnata" da meditazioni sulla vita e l'opera pastorale di Papa Benedetto XVI.
Una frase mi ha colpito più di tutte, una ha fatto sì che la mano di Dio toccasse il mio cuore, la frase è:           " Credi in ciò che leggi. Insegna ciò che credi. Pratica ciò che insegni"
Tale frase è per me un inno alla coerenza in tutte le cose della vita quotidiana. 
Una frase tale di Benedetto XVI , è ciò che egli stesso ha messo in pratica.
Un Papa che lascia perchè consapevole di essere troppo anziano ed incapace di adempiere al più alto magistero della Chiesa non può non essere un Papa che è visto da me come un anziano che quando si sente  troppo stanco e vecchio per portare avanti la propria famiglia, "cede il passo" a chi ha più forza e vigore di lui, sia di corpo che di spirito. 
Una lezione grande, perchè  come ha detto il Papa stesso "la Chiesa non è mia".
Se lui non si sentiva il Re della Chiesa, ma il suo ultimo servitore, allora il Santo Padre ha fatto il gesto che andava fatto agli occhi di Cristo e non del Mondo.
A me aiuta a ricordare che "...Mentre i Giudei chiedono i miracoli e i Greci cercano la sapienza, noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i pagani, stoltezza per i Giudei"(1 Cor. 1,22-23)
Diego Guerriero

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