Il "viaggio" del Guerriero Sammaritano per Bruno Tabacci alle primarie del centrosinistra continua....
Il PartitoDemocratico, il Partito Socialista Italiano e Sinistra Ecologia e Libertà hanno redatto un documento che definiamo "CARTA D'INTENTI DELLA COALIZIONE" che il votante deve sottoscrivere all'atto della sua prenotazione a votare.
Bruno Tabacci e i suoi comitati "Italia Concreta" hanno integrato la Carta d'Intenti con alcune considerazioni, che di seguito riporto integralmente:
Il PartitoDemocratico, il Partito Socialista Italiano e Sinistra Ecologia e Libertà hanno redatto un documento che definiamo "CARTA D'INTENTI DELLA COALIZIONE" che il votante deve sottoscrivere all'atto della sua prenotazione a votare.
Bruno Tabacci e i suoi comitati "Italia Concreta" hanno integrato la Carta d'Intenti con alcune considerazioni, che di seguito riporto integralmente:
DOCUMENTO
AGGIUNTIVO DI ADESIONE ALLA CARTA D’INTENTI
(ITALIA – BENE COMUNE) DELL’ON. BRUNO TABACCI,
CANDIDATO DI ITALIA CONCRETA
ALLE PRIMARIE DI COALIZIONE DI CENTROSINISTRA
(ITALIA – BENE COMUNE) DELL’ON. BRUNO TABACCI,
CANDIDATO DI ITALIA CONCRETA
ALLE PRIMARIE DI COALIZIONE DI CENTROSINISTRA
1.
La nostra coalizione si candida come alternativa morale e politica al lungo
periodo berlusconiano, responsabile di aver lasciato un cumulo di macerie nel
Paese e, proprio per questo, non può che riconoscere la positività dei passaggi
politici che, con l’accorta regia istituzionale del Presidente Giorgio
Napolitano, hanno portato al Governo del sen. Mario Monti. Rivendica, pertanto,
come quest’area sia stata decisiva, rinunciando alla deriva elettorale in una
fase drammatica per l’economia italiana (con lo spread a quota 575 sui bund
tedeschi) per creare le condizioni politiche più favorevoli, pur in un contesto
sociale gravemente deteriorato.
2.
Il recupero di credibilità che sul piano europeo e internazionale il
Governo italiano ha conseguito nell’arco di 10 mesi, consente di guardare al
futuro con la convinzione di poter esprimere compiutamente la grande tradizione
europeista dell’Italia fino al suo approdo federale, come postulato con visione
profetica da Alcide De Gasperi, Luigi Einaudi e Altiero Spinelli. Dalla crisi
non si esce con le ricadute nell’euroscetticismo, ma con più Europa.
Attraverso, dunque, il governo dell’euro e la sua stabilizzazione; attraverso
la sottolineatura che non può esserci benessere senza lavoro; attraverso la
capacità reale di mettere la finanza sotto controllo, perché gli affari non
possono essere condotti senza regole: sono questi i termini di una visione
europeista moderna e solidale che giustifica una razionale e misurata cessione
di sovranità nazionale.
3.
Le politiche sociali ed economiche incentrate sulla difesa dei più deboli e
sulla promozione di un sistema di pari opportunità richiedono che il merito
diventi la bussola di una competizione positiva sul terreno della
responsabilità e che ogni cittadino sia chiamato a corrispondere ai doveri
fiscali in relazione al proprio patrimonio con fermezza e severità. Così come è
necessario procedere ad una piena liberalizzazione dei settori economici, dei
mercati e delle professioni nell’interesse del cittadino consumatore, avendo
l’attenzione di incidere su di un sistema di potere assai consolidato che
alimenta e incoraggia i costi perversi della politica, attraverso una riforma
profonda dei servizi pubblici locali.
4.
I ripetuti scandali hanno sconvolto la coscienza civile del Paese e fatto
crescere il distacco dei cittadini dalla politica. Si chiede giustamente un
rinnovamento profondo, non di facciata. Più che una questione generazionale si
impone una rivoluzione etica e morale che non può non penetrare in profondità
la politica e i partiti. Questo è il vero rinnovamento che impone la piena
attuazione dell’art. 49 della Costituzione che richiama la disciplina giuridica
delle formazioni politiche.
Diego Guerriero
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