sabato 21 settembre 2013

Inizio attività forense a S.Maria C.V. …..”Caos Calmo”

La Giustizia non va mai in vacanza. Ad Agosto chi ha un problema giudiziario può, sia in ambito penale che in ambito civile trovare i tribunali aperti. Sfatiamo qui, subito, il pensiero comune che ad Agosto il tribunale è chiuso. Il Tribunale, anche ad Agosto è apertissimo, le udienze sono sospese ma le cancellerie sono più che aperte anche se con attività ridotta.
Le udienze riprendono, per legge, in tutti i tribunali d’Italia il 16 Settembre, sia in ambito penale, civile,  Amministrativo, ma anche dai Giudici di Pace. Gli studi legali in città sono apertissimi fin dai primi di Settembre per organizzare le rispettive attività e se nei primi quindici giorni settembrini gli avvocati sammaritani si dedicano a svolgere adempimenti presso le varie cancellerie del Tribunale, dal 16 Settembre oltre agli adempimenti gli studi legali affrontano anche le udienze giornaliere.
Il 16 Settembre è stato lunedì scorso, e da quella data anche a S.Maria C.V., tutto il tram-tram degli avvocati è ripreso regolarmente.
Per gli amanti delle polemiche faccio rilevare un po’ di cose: 1) arrivando in Piazza della Resistenza si nota che il Tribunale Penale è “regolarmente” al suo posto; 2) Gli Ufficiali Giudiziari sono sempre lì; 3) L’Ufficio del Giudice di Pace e l’Ufficio di Sorveglianza di S.Maria C.V. sono sempre in Via Albana, al solito posto; 4) a via Santagata c’è sempre il Tribunale “Civile”. Alla faccia di chi ha gridato per mesi che S.Maria C.V. avrebbe perso il “suo” Tribunale.
Quello che c’è da rilevare è che l’attività forense sammaritana, una delle più antiche d’Italia, è come se fosse ferma, “ingolfata”.
Il Decreto Legislativo n°155 del 2012 che da attuazione alla Delega al Governo attribuita dalla Legge per la stabilizzazione finanziaria n°148 del 2011, congiuntamente al D.Lgs. n°156 del 2012, che prevede la soppressione di 667 uffici del Giudice di Pace ha portato a vivere la classe forense sammaritana in una sorta di limbo. Tutto è aperto, tutto può funzionare, tutto dovrebbe funzionare, ma non funziona nulla!
Le udienze al Tribunale Civile sono sospese o si svolgono in condizioni al limite del “vivere civile”. La stessa cosa dicasi per le udienze nel Tribunale Penale. Le Cancellerie soprattutto al Civile sono momentaneamente chiuse al pubblico e agli avvocati, cosa che fa diventare la situazione lavorativa della classe forense sammaritana un vero e proprio atto di eroismo! Nell’Ufficio del Giudice di Pace, dove da sempre si combatte con una “cronica” mancanza di personale la situazione di disagio non è diversa, per quel che riguarda il modo di fare le udienze. La situazione più grave però la si riscontra all’ingresso degli Ufficiali Giudiziari di S.Maria C.V.. Ora, la situazione è la seguente, tutti gli uffici degli Ufficiali Giudiziari in provincia di Caserta sono chiusi e se un avvocato deve notificare un qualsiasi atto  deve  andare agli ufficiali Giudiziari di S.Maria Capua Vetere, che da ciò che ho potuto vedere sono anche in fase di trasloco. E’ inutile dire che la fila per notificare un atto agli Ufficiali Giudiziari è a dir poco disumana. Gente in fila dalle 07:30 del mattina. Uomini e soprattutto donne che per prendere “un posto al sole” se in fila ci vanno alle 07:30 si devono svegliare come minimo alle 06:00 del mattino, questo tutto a discapito della loro organizzazione familiare. Se a questa situazione ci si aggiunge una serie di “scioperi” indetti dalla classe forense sammaritana per protestare contro il futuro “smembramento” del Tribunale, che rende ancor più incerto lo svolgersi regolare delle udienze si può facilmente capire che la situazione attuale della classe forense sammaritana, una delle più prestigiose classi lavoratrici di S.Maria Capua Vetere, è al limite del disumano.  Affermare il contrario sarebbe solo da bugiardi. La situazione è al limite del collasso. Proprio ieri parlando con un esimio Professore della Facoltà di Giurisprudenza di S.Maria C.V. ho avuto conferma che le iscrizioni in facoltà sono dimezzate. Siamo arrivati ad una media di 500 iscritti all’anno.
E’ una situazione di “Caos calmo”, tutto c’è ma nulla funziona. E’ inutile sottolineare che oltre agli avvocati che devono “subire” tutto ciò i cittadini che si sono rivolti alla Giustizia sono i più penalizzati. I tempi dei processi si allungano, gli adempimenti giudiziari vengono fatti male e a malavoglia. La domanda che nasce in questo periodo in chi si approccia al mondo giudiziario sammaritano è senza dubbio la seguente: Ma la riforma non era stata fatta per agevolare la Giustizia?
Qui invece di agevolare sembra che si stia distruggendo quel poco di buono che il territorio offriva in termini di organizzazione della Giustizia.

Diego Guerriero 

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