lunedì 14 ottobre 2013

Consiglio Comunale "aperto" sul tema del disastro ambientale a S.Maria C.V. ...le mie considerazioni!

Sono passati ormai 2 giorni da quando sabato mattina, al teatro "Garibaldi" di S.Maria C.V. sono stato al consiglio comunale "Aperto" che aveva come tema il disastro ambientale a S.Maria C.V. e più specificatamente nella cd "Terra dei fuochi".  Dopo il primo "impatto di pancia" a mente fredda posso esprimere alcune considerazioni.
Il tema era scottante, molto sentito, lo testimonia la manifestazione studentesca che si è tenuta al di fuori del teatro "Garibaldi" con centinaia di giovani a protestare per il loro futuro. Vedere centinaia di studenti scendere dalla stazione di S.Maria C.V. e dirigersi in una giornata di pioggia verso il teatro è stato il segno di una rinnovata presa di coscienza civile da parte di ampi strati di nuove generazioni.
Prima di qualunque considerazione sui presenti bisogna dare merito a tutte le cariche istituzionali presenti, almeno della loro presenza in teatro. Da qualunque parte politica i vari parlamentari potevano venire onore al merito a chi c'era e male hanno fatto le istituzioni assenti, Presidente della Provincia, in testa. In alcuni contesti delegare non serve a molto, la presenza è più indicativa. Senza commento anche l'assenza del consigliere comunale e provinciale Peppe Stellato, che dal 2006 al 2010 è stato Consigliere Regionale ed essendo  nei banchi della maggioranza regionale,  forse qualche responsabilità seppur indiretta la potrebbe aver avuto.
Ritornando al Consiglio Comunale svolto, bisogna dire che è stato molto emozionante sentire gli interventi sopratutto dei "cittadini attivi" in quanto tali interventi sono stati i più sentiti ed accorati.
Se la standing ovation a Don Patriciello è stata sentita per il suo straordinario, emozionante e "vero" intervento, un'altra standin ovation non c'è stata ma a mio era dovuta  a Daria D'Amore, portavoce in quella sede del comitato "Stop Biocido" di Caserta e fautrice di un'intervento incredibilmente sentito.
La minoranza consiliare, che come primo atto consiliare ha portato al tavolo della presidenza del consiglio una mozione che chiedeva lo stop delle attività dell'Amministrazione in carica fino alla verifica della presenza di materiale tossico sotto lo Stir di S.Maria C.V.  è da stigmatizzare in negativo in quanto solo con una attenta opera di iniziativa politica si può meglio accertare la presenza di rifiuti tossici sotto lo Stir.
Brutta figura l'ha fatta il consigliere comunale Campochiaro, che per tutta l'assise ha cercato maldestramente di spiegare il perchè ci sia stata la costruzione dello Stir a S.Maria C.V. senza l'accordo con le allora istituzioni locali, assessore all'ambiente in testa( Campochiaro appunto), senza spiegare il perchè quelle istituzioni che avevano subito una decisione dall'alto non si sono dimesse in massa.
Gli interventi della Deputata Picierno e delle Senatrici Moronese e Capacchione sono tutti da vedere in "ottica positiva". Vi è infatti del positivo quando la Picierno propone di destinare fondi per la bonifica dei territori della "terra dei Fuochi" dai fondi dei beni sequestrati alla camorra, come vi è del positivo nell'attenta opera messa in atto dalla Senatrice Moronese  al Senato e in particolar modo alla Commissione Ambiente. Sorvolo sulla voglia di fare politica in tale sede di chi sempre e comunque vuole far risaltare differenze tra maggioranza e minoranza a livello nazionale e contraddizioni sempre a livello nazionale in un piccolo seppur importante consiglio comunale locale.
Pregevole è stato anche l'intervento dell'amministratore della Gisec, società che amministra lo Stir di S.Maria C.V., pregevole per il coraggio, o forse per l'incoscienza di difendere un'operato, che sconfessato più volte dagli interventi dei cittadini era poco difendibile.
Il tutto sotto gli occhi del consigliere comunale Simoncelli, che all'epoca della costruzione dello Stir a S.Maria C.V. era assessore all'ambiente regionale sotto il Presidente della Regione, Bassolino, quindi che come Stellato potrebbe aver avuto responsabilità,  e che sperava forse in un consiglio comunale più formale e meno dibattuto.
Il Consiglio Comunale di sabato è stato "molto aperto", un bene visti i numerosissimi interventi dei cittadini che hanno anche interloquito con le istituzioni mettendole molte volte in difficoltà ed imbarazzo.
Le due anime del consiglio comunale altro non hanno fatto che stilare, alla fine della "fase aperta" del Consiglio Comunale un documento condiviso per la tutela del territorio sammaritano da possibili disastri ambientali. Documento dovuto.
 La cosa importante della giornata è stata l'assoluta presa di coscienza e voglia di attivarsi del popolo di S.Maria C.V., voglia di fare e proporre che è rimbombata con forza in tutto il teatro "Garibaldi".
Diego Guerriero



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