Non ci sono parole per giudicare quanto successo oggi al cimitero sammaritano e più specificatamente alla famiglia Conforti.
E' inutile dire che alla famiglia Conforti va la mia piena solidarietà per tutta la vicenda accaduta.
Le uniche parole che posso dire a quegli "animali" che si permettono di rubare salme e bare dei defunti per poi chiedere riscatti è "VERGOGNA" senza "se" e senza "ma"!
Atto insulso e privo di qualsiasi logica di civiltà, la vicenda del furto della salma del giovane Luigi Conforti, e della conseguente richiesta di riscatto provoca in me solo un grande senso di malinconia e pietà verso coloro che lo hanno commesso.
Questo gesto, che spero non sia dettato dalla disperazione del non poter affrontare la vita quotidiana, è sicuramente il sintomo di un preoccupante disagio sociale, che non può e non deve essere sottovalutato.
Se neanche ai morti è "concesso" il riposo in pace allora posso dire di vivere in una realtà sociale "alla frutta".
Il tutto mi induce ad una profonda e composta riflessione.
Diego Guerriero
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