giovedì 4 giugno 2015

Regionali 2015.....analisi del voto ( Parte 1°)

Dopo la tornata elettorale del 31/05/2015, spetta anche a me l'analisi del voto di queste regionali 2015.
La mia analisi comprenderà più parte, 3 per l'esattezza, in cui analizzerò  i voto a livello nazionale e regionale, i voti di S.Maria C.V. ed i voti  conseguiti dai Popolari Democratici di S.Maria C.V..
Per la mia analisi mi avvarrò di una fonte che ritengo imparziale ed autorevole, ossia l'edizione del 2/6/2015 de "Il Mattino", il giornale più autorevole del meridione.
Entrando nel merito dell'argomento in ambito nazionale è inutile negare che il dato più significativo ed allarmante che riscontro è il grande astenzionismo che ha contraddistinto questa tornata elettorale.
Se alle urne va meno del 60% dei chiamati a votare il dato inizia ad essere allarmante. Tale dato testimonia il grande scollamento che c'è oramai tra la popolazione italiana e la classe politica dirigente, che non riesce a coinvolgere più di tanto chi la dovrebbe votare e sostenere.
Questo è da considerarsi una sconfitta per tutti coloro che fanno politica.
Il primo partito a livello nazionale è il PD ( Partito Democratico) che con il suo 28,3%, nonostante il forte calo di votanti in suo favore riesce ad essere il migliore partito italiano.
Secondo partito è il Movimento 5 Stelle, con un dignitosissimo 16,4 %. Anche il M5S perde consensi elettorali, ma in sostanza tiene bene e vede accorciarsi in termini di percentuali il distacco dal PD, in relazione alle ultime europee.
Sul gradino piu' basso del podio va la LegaNord, che aumenta percentuali di votanti e numero di votanti stessi e ora è al 13,9% è superiore a Forza Italia come peso politico.
E' proprio Forza Italia con il suo 10,9% la vera sconfitta di questa tornata elettorale. Giu' dal podio nazionale e in caduta libera, con un Berlusconi sempre più in la con gli anni, agli amici forzisti serve una bella riflessione, secondo me.
NCD (Nuovo Centro Destra) con 4,4% precede di poco FdI( Fratelli d'Italia) che prende il 4,3%.
La situazione dei due partiti però è diversa. Se il partito del NCD tiene, il partito di Giorgia Meloni avanza spedito e guadagna consensi e percentuali di voti.
Poco sotto il 3%, per l'esattezza al 2,9% si attesta un rinnovato UDC( Unione di Centro). Per un partito che ha da poco iniziato una nuova fase ancorata a valori e principi è un risultato di rispetto.
SEL (Sinistra Ecologia e Libertà) con il suo 2,6 % chiude il cercio, dimostrando che può esistere un partito di sinistra.
Ed in Campania?
In Campania abbiamo un nuovo Presidente di Regione, Vincenzo De Luca, supportato da una coalizione di Centro-Sinistra.
Il PD (Partito Democratico) è il primo partito con un discreto 19,49%.
Forza Italia, partito del Presidente di Regione uscente, Stefano Caldoro,  tiene non bene, benissimo, e con un onorevole  17,81% è al secondo posto regionale.
Il Movimento 5 Stelle con il 17,01 % fa la sua onorevole figura e raggiunge il terzo gradino del podio.
Questi tre partiti/movimenti, unitamente al "partito del non voto", che si attesta al 48,07% la fanno da padroni nel panorama elettorale campano, dove le "liste dei Presidenti" (De Luca+ Caldoro) raccolgono un altro 12%.
Sommessamente segnalo che il distacco tra i partiti votati in Campania è molto più ridotto di quello rilevato in ambito nazionale.
NCD e FdI continano anche in Campania la loro "corsa di coppia", attestandosi rispettivamente al 5,87 e 5,46 %, ottimi risultati. 
Affermazione rilevante anche per la lista civica a sostegno di De Luca, Campania Libera, che ottiene un dignitoso 4,78%,
Prestazioni sufficienti  le conseguono Centro Democratico (2,76%), UDC (2,35%), Sinistra e Lavoro(2,32%) con Vozza candidato Presidente, e Partito Socialista Italiano (2,18%).
Agli altri partiti tocca spartirsi "le briciole" con percentuali che vanno dal 1,50% allo 0,26%, briciole importante per equilibri e vittorie.
A presto per la 2° parte della mia analisi del voto.
Diego Guerriero



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