La Giustizia non va mai in vacanza. Ad Agosto chi ha un
problema giudiziario può, sia in ambito penale che in ambito civile trovare i
tribunali aperti. Sfatiamo qui, subito, il pensiero comune che ad Agosto il
tribunale è chiuso. Il Tribunale, anche ad Agosto è apertissimo, le udienze
sono sospese ma le cancellerie sono più che aperte anche se con attività
ridotta.
Le udienze riprendono, per legge, in tutti i tribunali d’Italia
il 16 Settembre, sia in ambito penale, civile, Amministrativo, ma anche dai Giudici di Pace.
Gli studi legali in città sono apertissimi fin dai primi di Settembre per
organizzare le rispettive attività e se nei primi quindici giorni settembrini
gli avvocati sammaritani si dedicano a svolgere adempimenti presso le varie
cancellerie del Tribunale, dal 16 Settembre oltre agli adempimenti gli studi
legali affrontano anche le udienze giornaliere.
Il 16 Settembre è stato lunedì scorso, e da quella data
anche a S.Maria C.V., tutto il tram-tram degli avvocati è ripreso regolarmente.
Per gli amanti delle polemiche faccio rilevare un po’ di
cose: 1) arrivando in Piazza della Resistenza si nota che il Tribunale Penale è
“regolarmente” al suo posto; 2) Gli Ufficiali Giudiziari sono sempre lì; 3) L’Ufficio
del Giudice di Pace e l’Ufficio di Sorveglianza di S.Maria C.V. sono sempre in
Via Albana, al solito posto; 4) a via Santagata c’è sempre il Tribunale “Civile”.
Alla faccia di chi ha gridato per mesi che S.Maria C.V. avrebbe perso il “suo”
Tribunale.
Quello che c’è da rilevare è che l’attività forense
sammaritana, una delle più antiche d’Italia, è come se fosse ferma, “ingolfata”.
Il Decreto Legislativo n°155 del 2012 che da attuazione
alla Delega al Governo attribuita dalla Legge per la stabilizzazione
finanziaria n°148 del 2011, congiuntamente al D.Lgs. n°156 del 2012, che
prevede la soppressione di 667 uffici del Giudice di Pace ha portato a
vivere la classe forense sammaritana in una sorta di limbo. Tutto è aperto, tutto può funzionare, tutto
dovrebbe funzionare, ma non funziona nulla!
Le udienze al Tribunale Civile sono sospese o si svolgono in
condizioni al limite del “vivere civile”. La stessa cosa dicasi per le udienze
nel Tribunale Penale. Le Cancellerie soprattutto al Civile sono momentaneamente
chiuse al pubblico e agli avvocati, cosa che fa diventare la situazione lavorativa della classe forense sammaritana un
vero e proprio atto di eroismo! Nell’Ufficio del Giudice di Pace, dove da
sempre si combatte con una “cronica” mancanza di personale la situazione di
disagio non è diversa, per quel che riguarda il modo di fare le udienze. La
situazione più grave però la si riscontra all’ingresso degli Ufficiali
Giudiziari di S.Maria C.V.. Ora, la
situazione è la seguente, tutti gli uffici degli Ufficiali Giudiziari in
provincia di Caserta sono chiusi e se un avvocato deve notificare un qualsiasi
atto deve andare agli ufficiali Giudiziari di S.Maria
Capua Vetere, che da ciò che ho potuto vedere sono anche in fase di trasloco. E’
inutile dire che la fila per notificare un atto agli Ufficiali Giudiziari è a
dir poco disumana. Gente in fila dalle 07:30 del mattina. Uomini e soprattutto donne
che per prendere “un posto al sole”
se in fila ci vanno alle 07:30 si devono svegliare come minimo alle 06:00 del
mattino, questo tutto a discapito della loro organizzazione familiare. Se a
questa situazione ci si aggiunge una serie di “scioperi” indetti dalla classe
forense sammaritana per protestare contro il futuro “smembramento” del
Tribunale, che rende ancor più incerto lo svolgersi regolare delle udienze si
può facilmente capire che la situazione attuale della classe forense sammaritana,
una delle più prestigiose classi lavoratrici di S.Maria Capua Vetere, è al
limite del disumano. Affermare il contrario
sarebbe solo da bugiardi. La situazione è al limite del collasso. Proprio ieri
parlando con un esimio Professore della Facoltà di Giurisprudenza di S.Maria
C.V. ho avuto conferma che le iscrizioni in facoltà sono dimezzate. Siamo
arrivati ad una media di 500 iscritti all’anno.
E’ una situazione di “Caos calmo”, tutto c’è ma nulla
funziona. E’ inutile sottolineare che oltre agli avvocati che devono “subire”
tutto ciò i cittadini che si sono rivolti alla Giustizia sono i più
penalizzati. I tempi dei processi si allungano, gli adempimenti giudiziari
vengono fatti male e a malavoglia. La domanda
che nasce in questo periodo in chi si approccia al mondo giudiziario
sammaritano è senza dubbio la seguente: Ma
la riforma non era stata fatta per agevolare la Giustizia?
Qui invece di agevolare sembra che si stia distruggendo quel
poco di buono che il territorio offriva in termini di organizzazione della
Giustizia.
Diego Guerriero